Spezzare l'incantesimo proustiano:
ti ho cercata per secoli,
fra mari lontani
ed arie rarefatte di vicoli segreti,
vagando in straniere città,
innumerevoli - come le nostre vite.
Ti ho forse sfiorata tra la folla,
provando un brivido
per la tua presenza,
udito la tua melodica voce
fuggire chissà dove,
assaporato il tuo dolce profumo
un attimo dopo
la tua partenza:
ma in ritardo per incrociare
il tuo sguardo.
In ogni mia veste ti sentivo,
eri la mia domanda,
ignaro di cosa facessi
mentre io ti scrivevo poesie d'amore
che tu non potevi ricevere.
Sei il volto che ricorrente appare
nei miei sogni sfocato
di ricordi lontani...
Ritroverò mai la mia amata?