Bimba bionda dal vestito blu,
ti aspettavo nelle estati assolate
quando arrivavi in paese con
la tua macchina targata D.
Non ho mai saputo il tuo nome,
non ti ho mai detto una parola,
ma nei miei sogni di fanciullo
c'eri tu, col tuo sorriso ed il tuo viso.
Eran tanti allora a tornar d'estate,
tanti andati a cercar fortuna
in terre più ricche per sfuggire
ad una vita di miseria e di rassegnazione.
Fantasticavo ai tempi della fanciullezza,
immaginavo cavalli bianchi sui quali
galoppare insieme, ci davamo la mano
e correvamo verso un futuro d'amore e baci.
Con la mia piccola bici giravo intorno
alla tua casa estiva per vederti
anche solo per un istante, sapendo
che il rossore avrebbe ornato le mie guance.
Il tuo vestito blu è stampato nei miei occhi
che vedevan solo luci e niente ombre,
e i tuoi capelli avevano il colore del grano
che si piegava alle folate del caldo vento estivo.
Un'estate non sei più tornata,
ho visto i giorni passare ad uno ad uno,
li sfogliavo come i petali di una margherita,
e giravo in bici intorno alla tua casa vuota.
Non ti ho più rivista, dolce bimba dal vestito blu,
non so chi sei, non so dove sei, non so se ci sei,
ma sappi che sei stata per un bimbo innamorato
il più bel fiore nato su una terra spesso ostile.