- Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino
e di là
si divideva per divenire quattro corsi d'acqua -
Seduto tra i confortevoli atomi spaziali dalla sua penna
in un attimo
disintegrò i muri opprimenti del Suo no
superata volando in catartico appassionato rapporto con fogli d'anima la velocità della luce
tracciò un filo di coscienza
ritrovando il meraviglioso scivolare sulla carta delle vecchie bic nere delle sua infanzia
vide
integrandoli al sé
il gerundio abbracciare i moti dei verbi remoti rendendoli presenti
sfere appuntite di paesaggi in acume d'inchiostro
cadendo dal chiostro
fecero svanire i veli della città e del monastero in cui era nato e imprigionato in provvisoria residenza
tra angelici pensieri e spezzoni di parole al tramonto e echi vibranti di rimbalzi d'alba a specchi di sole
incontrò
nel buio del Lu luminoso
l'ultra uomo
assopito ancora in una vecchia idea umana di monarchia assoluta
raggiunto il primo stadio fenomenale della sua ricerca e forse impazzito per quello che aveva visto
si fermò
e attese per svegliarlo
un apparire più ingente
non vi era in lui nessun piacere nel vedere la partita trasmessa in diretta svolgersi nel solo lacrimante canale dei suoi occhi
lo stadio aprì automaticamente in un bagliore di fiamma
le sue porte in oro a innumerevoli benevoli vitali spettatori
di ali possessori
- Se
Ti avessi un briciolino convinto
in luce e acqua di comodino
da quale cassetto proviene la Tua magia radiante nello scrivere
oggi sarei totalmente felice-