Sono mura sinistre e insormontabili,
che cingono la vita di terrore;
mi guardo intorno e vedo tanto orrore,
nel pianto mio malvagi ed implacabili.
Voglio vivere libera dagli abili
che riempiono il mio cuore di dolore,
richiudono ogni breccia con furore
per impedire gioie e volti amabili.
Ti vedo come il sole tra le foglie,
chiazze di luci cadono nel prato
dove l'erba appassisce tra le doglie.
Sono sola, nessuno mi raccoglie
in questo spazio brullo, vuoto e ingrato
dove l'amore tutto il ghiaccio scioglie.
Piangerai sulle spoglie
di questa vita infranta e tormentata
da quella tetra voce imprigionata.