Nato sul mare
L'ho visto sempre lontano
Inaccessibile con il suo carico imprevedibile
E cupo: "o' mare"
Che scuote l'anima
Oggi forse più di ieri
La terra invece è la mia festa
Che si fa lunga
Nelle raccolte
Dove ogni Dio ha un suo piccolo sorriso
E canta con una lieve voce
Troppo acuta quando l'acqua è stata poca
Grave e soddisfatta nei frutti corposi
E le stagioni
Sono state fissate
Perché niente cambi
E la mente conservi la saggezza
Nelle diverse età
Nessuno pensa di essere un Dio
Nell'autunno maestoso degli ulivi
E la follia è un'accettabile sorpresa
A volta bella
Ma nel mare dove tu sei nata
È tutto così diverso
Un guizzo di vita
Una musica allegra e sottile
Una luce che sa essere fortunata
E cambiare in un attimo
I sogni
L'amore nasce così.