Sono per te queste parole,
orfane d'acqua e di luce,
affamate di baci
come le mie labbra
ferite da vecchi tramonti.
Le mie parole sono lupi
stanchi e tristi,
uccelli che fuggono
dalla tirannia del giorno.
Raccoglile, fanciulla,
come petali insanguinati,
come conchiglie senza canto.
Dona loro
la tua acqua di sogno,
la tua luce astrale,
i tuoi baci di mela.