Nel sol
i Suoi baci
a Te
verranno
ma chi sei Tu
determinata in cura
anima ebbra
di fine giugno sicura
da quale manicomio
sei
evasa
con mente stanca ed estasiata d'amore
quale adamitico baldanzoso addome
hai
da poter digerire il pomo della discordia la mela avvelenata e a tutte le ore trasporti immobili tartarughe di pietra sfuggite al vaso di Pandora
nella miniera degli ori mitighi la furia di un vento devastante
e
nella tana dei ghirigori vegli sul profondo sonno di piccoli letargici ghiri elargendo allori e capi di buona speranza
in segugio
su quale imbizzarrita pista di tartan corri bevendo il tuo tartagliante genio da una bottiglia affidata al mare
mentre cerchi di addomesticare e assolvere i cirri del cielo
sai che nei pascoli del sole si dissolveranno in resina di viticci da soli
Dicci freddo gelido specchio del silenzio
chi è il più prode del Re a me
se non chi
si rode nel cuore
per salvare la sua amata che ogni giorno in un bara di vetro
lentamente soffoca
e
mentre avanza
muore