Limpida e ridente va l'acqua
si infrange contro l'antica roccia
e ad essa cede e poi si spacca
la tagliente pietra la in fondo e così rinacque
Scoscesi e rotti gli antichi sassi
inerpicati stan nel selvaggio posto
scendono al mare così è disposto
in gole profonde la per poi inabissarsi
Profonde e verdi son l'acque
che da sempre lambiscono la brulla riva
davanti a loro l'acqua è di barriera priva
portare può nell'immenso l'animo e dove li tacque
Terre antiche di Liguria
nulla rimane qui eternamente
e dell'impari scontro vinto è alternativamente
nell'infinito abbraccio dove il tutto è furia
Terre che portano dentro il sudore
dell'andata gente che amar vollero questa terra
rubandola al mare e portando qui questa serra
che ancora ora si affaccia sul baratro con nuovo ardore
Salir il gradinato tratturo
che tortuoso va sulla cima del monte
abbozzato nella pietra e a loro contorno le selvagge fronde
si innalzano sui secchi muri che ancora stanno a guardare il futuro
La in fondo l'arroccato Paese, della prima gente
che vollero vivere il mare e il monte per sentir così il vento
insieme stanno il franco e il genovese pur il saraceno nell'accampamento
e vivere insieme la roccia brulla che nell'infinito ancora si estente
Salire ancora il tratturo
e il dolore nasce dalle gambe e si estende
costringendo così a fermarsi e poi si attende
per salire la dove riposano e giacciono i resti imperituri
A guardare il cielo stanno
a rimirare la vissuta roccia e l'immenso mare
e ancora rivedere il rosso sole che lentamente scompare
delle terre antiche di Liguria ancora i ricordi mi accompagneranno.