L'inesorabile movimento
mi porta a girare come una mosca
su di una carcassa
senza mai fermarmi ad assaporar
la putrida carne
che sovrasto.
Sentire il vento che mi sfiora
trascinando via il passato
rende inesorabile l'attimo.
Un presente già passato.
Non permette ellissi
ma semplici linearità circolari.
E incontrandomi con le più lenti
e la più veloce sorte
delle mie sorelle,
che in un rinnovato cammino,
ritroviamo la stessa strada.
Ma portando sorte diversa.
Mi sento a dosso lo sguardo
di chi di noi ne ha poco
ma ne cerca una infinità.
Destino il mio
segnato dall'umana mano
di un dí
che nella ricerca
di una consueta
consuetudine
mi mise qua
a contare il tempo
verso
una sua dipartita
E anche la mia
Che ormai
vo incontrando.
Come al solito
per ricominciare
nuovamente
senza sosta
un altro
inesorabile
giro
senza fine
58
59
0