Luce del meriggio che azzurri le montagne,
pulviscolo dorato, nasconde la piana;
sul campo inondato, il colore si spegne,
il sole fa sfoggio su riva lontana.
Nell'acqua sono immersi riarsi desideri;
il refrigerio alza lo spirito depresso.
Giunge l'Estate scalza, lieve sui sentieri
seguendo sommessi suoni da complesso.
Ama la vita sana di chi lavora i campi,
regala le messi, frutto d'aspro lavoro;
al suon della campana, purché l'uomo scampi,
richiama loro stessi sul sentiero d'oro.
All'ora del tramonto, tornano i colori,
s'allungano le ombre, di case e di piante.
Inizia il bel racconto di facili amori
vissuti nelle sgombre giornate d'amante.