Quando te ne andasti
mi misi sulle mani del tempo
medico pietoso
per affrancarmi
dalla schiavitù di pensarti
sempre
liberandomi poco a poco
del tuo amaro dolce veleno
che pur non uccidendo
debilita e annichilisce.
Pian piano
pur se eterni mi parvero
le ore e i giorni
la nostalgia di te
perse consistenza
mi ritrovai
più calma e serena
provando compassione
per gli uomini come te
che consumando sentimenti
sanno far cenere di legni preziosi.
Pian piano
avendo allontanato
quel morboso desiderio
di possedere il tuo corpo
amico di notti di sole
tutto rientrò nel quieto ordine
della mia anima.
Ora finalmente
di notte vedo una rotonda luna
non più offuscata da nuvole gonfie
che pur se fredda e lontana
m'invita a sognare ancora.