C'è o c'era un albero
nel giardino d'agosto
-che mi ricordi è nulla-
un tronco che rispondeva
alle proteste dei rami,
queruli amanti dell'aria
calda sofferenza del cielo.
C'era una lotta per l'azzurro,
una forza che s'attardava in terra
ed io cercavo le radici di pietra
ove calzavano nel cuore i lamenti.
Ero vissuta nel passato,
compagna di rabbiosi silenzi,
e il presente fruscia ancora
tra foglie selvagge come dita,
scompone la chioma e taccio.