Un'ora fa sono uscito nella veranda.
C'era vento e una leggera nebbiolina
rendeva tutto per così dire surreale.
Ho pensato a Laura. Laura amava la nebbia.
Mi sono immaginato con lei a sorseggiare
del tè caldo, proprio davanti alla finestra
leggendo un libro o ascoltando musica,
parlando del più e del meno, quasi fraterni.
Riconosco questo di buono in me: delle
donne voglio prima conoscere il carattere,
le voglio prima scoprire in maniera
aulica, non mi interessa la carne, almeno non subito.
Fatto sta che sono entrato dentro e mi sono
subito messo a scrivere. Laura sarebbe stata
felice leggendo questa poesia.