tu che lanci un fiore
e io lo raccolgo, inaspettato
e lo racchiudo in me
come fosse un bucaneve,
un pezzo di cielo, il mio giorno migliore;
io così lontano, che non immaginavo
potesse anche così accadere,
una freccia di primavera
dritta, tosta al cuore,
l’abbraccio dei tuoi occhi azzurri
me lo sogno ed è
già dentro me,
come il gioco di un delfino
che scorazza all’aria
e fa rabbrividire il sole