Rinascerò in un campo di grano
sotto il sole cocente dell'estate
e sentirò il canto armonioso dei grilli
festeggiare la mia venuta al mondo.
E non vorrò intorno a me umani,
stirpe malvagia e distruttrice
di ogni bellezza e varietà della natura
e della vita di altri esseri innocenti,
ma solo gli occhi mesti dei randagi
scacciati, umiliati e bastonati.
Crescerò in valli verdi e rigogliose
tra cavalli liberi di correre ed amarsi
e vedrò l'acqua limpida dei fiumi
e i pesci scivolare via con guizzi repentini.
E quando sarò grande e forte
salirò su cime frondose di alberi
a portare cibo a bocche spalancate
ed entrerò in tane nascoste e oscure
a portare erba fresca a chi non esce più.
E quando gli anni poseranno sulle
mie spalle pesi troppo grandi da portare
mi sdraierò sul ciglio di una strada
a guardare su nel cielo azzurro nuvole
leggere formare figure misteriose.
Voglio andar via così, senza affanni,
pensando a un mondo che non c'è
come in un sogno che svanisce all'alba.