Materia seduta sulle sedie di un corridoio bianco,
Aspetta una parola.
Negativi.
Mani su un pianoforte che suona senza saperlo...
... Galassie e vuoti cosmici che oscillano, onde.
E un cubo di luce,
blu,
nasce tra le mani di un tipo,
si muovono al respiro del suono,
Condrociti.
Instant crush.
E l'invidia quando lacera.
E l'uomo quando ti disgusta e si disgusta.
E cerchi.
Materia che comunica con la materia che espande, s'alza, cade.
Formicolii alla gamba sinistra.
E poi una farfallina minuscola mi fa saltare sulla sedia e il ricordo di una farfallina minuscola mi fa saltare sulla sedia e la sedia,
Non esiste.
Eco,
Ecco che appaiono Specchi,
Materia coi volti che si scrivono, coi corpi disegnati,
occhi che danno sensi alla luce.
Operazioni, appendiciti.
E viaggi e tempi diversi che ci uniscono.
Polveri e secondi che escono da un grande inesistente buco nero.
E l'insalata.
I morti e la paura dei morti,
Legami!
Li amavo gli scivoli da piccolo,
Ma non volevano farmi giocare mai.
Materia che dice mai, che sviluppa valori,
Rabbia e muay thai.
col vento al cuore che rimprovera,
che ti dice; cosa sarà mai un valore
dentro a un universo?
Tosse.
Cuori che battono mentre guardano il nero dei cieli come aspettando che arrivi qualcosa.
E lune rosse sul mare,
Scopate e mani nella figa.
Strade che portano dove.
Inquieti dormire su istanti e geometria.
Esisteremo per sempre da certe prospettive,
Per certi osservatori situati.
Cecilia.