È triste l'alba confusa tra il refuso di un tramonto
ed una notte che sveglia i miei più torbidi pensieri
addormentando con dolente nenia ogni speranza.
Lo so, non sono stanco sono un vile
intimorito da mille e più paure
lupi famelici che sbranano i concetti
facendo a pezzi la mia dignità.
Cerco di seppellir tra le lenzuola
il capo e,
al pari di uno struzzo tra la sabbia,
lasciare fuori tutto lo spavento
ma è inutile e insensato
non ho scampo.