Il senso del tempo scorre
lo decidono gli anni;
è un ticchettio ch'avanza
così la percezione si dilata.
La mia presenza in tante realtà
permette un esistenza piena,
Vivo tante vite diverse ed intense.
Ora capisco che siamo artefici del tempo.
Mi sfiora l'odore pulito di te.
La mia vista si fissa sul tuo corpo,
sul dorato candore che propaghi
e la sicurezza di mani avvolgenti.
Mi pianti gli occhi sul cuore,
le lancette non scorron più inarrestabili
ma l'eterno diviene presente.
Le tue smorfie sornione mi parlano?
Tutto si ferma, ti osservo e ti immagino,
rifletto e resterei qua un attimo in più
a guardare il potenziale che creiamo,
perché mi piace guardarci anche se non esistiamo
Bologna, 28 settembre 2015