Vi odio, cari posteri
odio ciò che siete diventati.
Non perché niente è stato colto
di quanto abbia seminato,
ma per i fantocci senza volto
senza individualità e pensiero
che osservo e mi dico
quasi fiero d'esser sparito
prima dello sfacelo definitivo.
Ora non affacciatevi,
potreste cadere nel pozzo
profondo dei miei occhi
dove la verità si cela e non si addice
a stomaci delicati.
Nessuna resurrezione salva.
Nessuna purificazione riserva
la materia incandescente e pura.
Ignavi, sotto un'esistenza vuota,
rimestate queste mie ceneri,
distanti come gli occhi
dal cielo e da sostanza viva.
Copie sbiadite di imperfette scimmie
se questo è il fango putre
In cui mi trascinate ancora.
La vostra pena sbatterà
contro un muro che tace.
Fatevi i fatti vostri, se potete,
e lasciatemi riposare in pace.