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Bombi

Tirare fuori la lingua e sentire
la pioggia sottile è un dono
della nebbia
per amici giovani e bellissimi
a est del lago
più lontano dal mare
e
se l'odore della lavanda
non è così scintillante
e travolgente
come in Provenza
- i papi l'avevano vista
e avrebbero voluto rimanere là
per sempre -
d'estate
c'è un fantoccio di paglia
che fa la guardia alle api
e a grossi bombi.
Vibrano
con la perizia di contralti
e
il viola ha un alone più scuro.
Fa provare
il desiderio di donne dai seni grossi.

 

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2 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 04/11/2015 14:04
    Veramente molto apprezzata e piaciuta questa tua straordinaria!
  • Vincenzo Capitanucci il 03/11/2015 10:31
    Bellissima.. sur le pont d'Avignon on y danse.. on y danse... viola lavanda.. e quel viola metallico dei bombi.. li rivedo ancora così affamati dei piccoli fiori del rosmarino.. e allora forse quel fantoccio di paglia ero io.. sognante donne dai seni sempre più grossi..
  • Rocco Michele LETTINI il 03/11/2015 09:10
    Una piacevole poesia... brillantemente forgiata...

2 commenti:

  • Marysol il 05/11/2015 00:29
    Scusa il refuso... prepotenti e non prepitenti...
  • Marysol il 05/11/2015 00:29
    Bombi e lavanda... api e campi di Provenza... immagini legate a ricordi...
    Ma prepitente la realtà ti riporta al desiderio ancestrale del materno rifugio, rappresentato da donne nutrici...

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