La mia barca oscilla,
senza sosta
in acque profonde e vertiginose
in questo mio perenne vagare
in mezzo all'oceano
infinito.
La riva è ormai
lontana
e remo con fatica
verso
qualche remota
isola sperduta.
Forse
non calpesterò più
la morbida sabbia rovente
sotto il sole
cocente di mezzogiorno
e non sentirò sul mio viso
le gocce sprigionate dall'onda
che s'infrange sugli scogli.
Sono un naufrago
che sogna di approdare
in un porto sicuro.
Attesa e ansia nel mio cuore,
incertezza...
Guarderò le stelle
mentre la mia barca
prosegue la sua bizzarra rotta
in mezzo al mare,
un mare inquietante
che a volte
diventa minaccioso.
E mi aggrappo alla vita,
questa vita appesa a un filo,
un filo sottile che vorrei
non si spezzasse mai.
E mentre attendo
voglio godermi
i raggi del sole
che accarezzano il mio viso
e la brezza leggera
che adesso
spinge la mia barca
cullando ogni mio pensiero.