Ancora come un urlo, una voce squarcia l'aria
si diffonde, sconfina in ogni latitudine rimbalza:
"DiGli che ci sono anch'io,
a raccontare della vita solitudini, lacerazioni."
Sempre ferito il cuore
confuso e perso nella ricerca
nella mente tortuose domande si confondono.
Di colpo, un'altra voce, oltre il tempo
a scuotere il silenzio
diventa presenza, risposta.
"Dì a tutti che sono nato,
a dare volto all'amore
nome alla speranza, senso ai giorni..."
Intanto una lama di luce fende il buio
A rischiarare di ognuno la notte