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Sixties

A determined shout of freedom and fairness
Flies over the decades and come to my ears:
Makes my heart cry for being not there
And regret the fact I was born too late.

Old unforgettable memories echo through my memories…
Making me wish I weren’t here
and making me sure I was born too late.

Garish and faded those colours in t-shirts
Big as the hearts and the might of who wore them…
Making me hate what people wear now
All devoid of passion and of significance.

Sixties dreaming
In a world getting cold
Just unattainable dreams
Of a soul born too late.


Un risoluto grido di libertà e giustizia
vola attraverso le decadi e arriva alle mie orecchie:
fa piangere il mio cuore per non essere stata lì
e rimpiangere il fatto di essere nata troppo tardi.

Vecchie indimenticabili melodie echeggiano nei miei ricordi...
facendomi desiderare di non essere qui
e dandomi la certezza di essere nata troppo tardi.

Sgargianti e sbiaditi quei colori nelle maglie
grandi come il cuore e la forza di chi le indossava...
mi fanno odiare ciò che la gente oggi indossa
privo di passione e di significato.

Sognando i "sixties"
in un mondo che va raffreddandosi
solo sogni irrealizzabili
di un'anima nata troppo tardi.

 

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0 recensioni:

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18 commenti:

  • Alessio magnaguagno il 01/06/2009 16:08
    Non credo ci sia un'epoca che possa dirsi privilgiata, nè credo ai nostalgici degli anni 60 70 o quelli che si voglia, non credo che bisogni guardare con rammarico ciò che ci circonda, così come non credo che ci si possa riparare fuggendo dietro un'analisi negativa del presente, credo che finchè si senta il desidero di vivere ed essere vivi lo si debba alimentare in tutti i modi, cercando anche di contagiare, aiutare, innescare chi i è accanto, o magari solo non stancarsi di cercare chi ti è simile, qualcuno di affine cn cui condividere gli stessi aneliti e così non sentiti solo. Credo che se hai destato tante polemiche e tanti pensieri devi aver fatto centro scrivendo qualosa di molto bello e intenso che funziona sia in inglese, che preferisco, che in italiano dove perde un po' di quel mordente e ritmo che hai trovato n una lngua a me tanto ostica...
  • Anonimo il 21/02/2009 12:11
    We are, what we want to be in some other space and time but we can't be what we are, as we never have what we want in that space and time... Raju
  • Donato Delfin8 il 27/01/2009 04:17
    Marcello.. gia' 1 sms cosi' costa una cifra da mandare in Paradiso.. gli chiedevo il numero del fisso
    grazie a presto
  • Chiara S. il 24/10/2007 15:30
    forse sono stata un po' fraintesa, in quanto non parlo di società utopica, ma di un mio sentimento nostalgico per qualcosa che avrei voluto vivere, magari tra quei "pochi" di cui parla Michelangelo.. per quanto riguarda il "non ci sono sostanziali differenze fra le generazioni" dico solo che a mio parere è una cosa impossibile... semplicemente perchè la società si evolve, le famiglie stesse non hanno niente in comune con quelle dell'epoca, le nuove tecnologie modificano totalmente le abitudini e IL MODO DI ESSERE E VEDERE IL MONDO e di questo ne ho conferma ogni singolo giorno. Certo ci sono cose che non cambieranno mai, come l'ipocrisia dell'uomo, ma da qui ad accomunare le generazioni... lisa io sono d'accordo con te per quanto riguarda il tuo primo commento e per metà col secondo: gli ipocriti c'erano anche prima, ma chi ha lottato con tutta quella forza d'animo, con quella determinazione, semplicemente NON POTEVA essere ipocrita chi lottando non crede fermamente in ciò per cui lotta, non otterrà mai niente
  • Michelangelo Cervellera il 23/10/2007 20:31
    Scusa Arianna se uso un pochino del tuo spazio non per commentarti, perchè secondo me questi spazi sono dedicati ai commenti delle poesie, per altro basta mandare un messaggio all'interessato ma cmq vorrei dire intanto che, sembrerà strano ma il libro Due di Due l'ho letto, come leggo anche moltre altre cose (in media una 40ina di libri l'anno), se non ricordo male questo libro parte da circa la metà degli anni '70 e nel frattempo si erano già gettate le basi per sperare in una giustizia sociale, peraltro pagata con il sangue delle persone che hanno aderito a questa lotta. Non ti consiglio libri, ce ne sono talmenti tanti che hai solo l'imbarazzo della scelta. per quanto riguarda il mito di quegli anni, forse resiste ancora perchè in "pochi" si è cercato di cambiare tanto e in alcuni casi riuscendoci. Cmq basta leggere senza avere i paraocchi. Ciao Federico
  • Chiara S. il 23/10/2007 19:43
    senza dubbio, Federico, gli stupidi ci sono sempre stati e sempre ci saranno... ma non credo sia del tutto "un mito" perchè se al giorno d'oggi esistono diritti che a noi sembrano perfino scontati, per altra gente non era esattamente così e ha dovuto lottare per ottenerli! non mancherò di procurarmi il libro comunque
  • Chiara S. il 23/10/2007 15:47
    troppo gentile! in fondo però questo sito è qualcosa che mi fa sentire DIVERSA, per questo lo adoro
  • Michelangelo Cervellera il 22/10/2007 16:07
    Non tutti cara Arianna, per fortuna, qualche scintilla di intelligenza c'è ancora, altrimenti tu non saresti in questo sito.
  • Chiara S. il 22/10/2007 15:41
    grazie a te, Michelangelo, per il tuo commento... però mi permetto di dissentire: la mia generazione è dedita ai cellulari e al grande fratello... e purtroppo stanno tutti più che bene...
  • Michelangelo Cervellera il 19/10/2007 17:54
    Grazie Arianna per aver tradotto la poesia.
    Ho visto il tuo profilo, sei nata nel 1990, quindi sicuramente tardi per sentire l'aria di libertà che si respirava in quegli anni, ma meglio ancora secondo me sono stati gli anni 70, forse perchè gli ho vissuti intensamente e in prima persona dove credavamo veramente di poter cambiare il mondo. Ma non devi rammaricarti ci sono tante cose da fare volendo. Michelangelo
  • Chiara S. il 16/10/2007 17:35
    certo! anche se è stata pensata in inglese, quindi non sarà il massimo..
  • Michelangelo Cervellera il 16/10/2007 17:22
    Ciao Arianna, non leggo bene l'inglese puoi mettere la traduzione nei commenti. Grazie. Michelangelo

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