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Black man

A galla in un oceano Bianco,
scansando correnti Viola,
la mente fuggiasca
e nessun alibi di plastica.

Black man,
forse non è qui il tuo posto,
in questo Mondo di Uomini abbozzati
come caricature.

Tu Nero,
Loro Bianchi,
con il colore che stilla
da vene di burro.

Tu incerto
nel tunnel Arcobaleno della conoscenza,
Loro tronfi e orgogliosi
nel pantano Incolore dell'ignoranza.

E ti ripugna
il loro profilo Grigio
da traditori,
il Verde vergogna
di un'opinione caduca e tremula
che cerca il primo, frivolo tramonto
per farne arma Argentea
con cui uccidersi.

Tu condannato
da quell'Anima
che decretano Nera,
perché non scolora nella tempesta,

Tu che, da fuori, parevi confonderti nel mare Bianco,
ormai ti sei svelato
nei cento respiri di carità,
nella spada di onestà che brandisci
per tagliare la sabbia sporca
sulle vesti costose
di vigliacchi e disertori.

E cammini Nero, solo e vigile,
Fendendo una folla Bianca di ignavi e sordi.

Tu colpevole
del delitto demoniaco di sentire,
Loro innocenti nella santità
della loro indifferenza.

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 20/12/2015 13:20
    DAL TUO RIFLETTERE... ESPRESSIVI VERSI... IL MIO ELOGIO ELISABETTA.
  • Anonimo il 20/12/2015 12:32
    Abile ad usare i colori, ma il nero mi piace troppo.

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