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La gabbia di un matto
Ossa come artigli
graffiano la paura
le croci del cielo
sono lucide urla
i guardiani bianchi
mi legano l'ombra...
Siediti anima sorda
canta e piangi sola
che niente ascolta
questa stanza stretta
è la gabbia
di un matto.
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6 recensioni:
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- Un serto floreale per questa tua eccezionale!
- L'uso delle consonanti che si ripetono a sospingere il lettore verso quell'ingorgo panico del pensiero, della paura, dell'allucinata realtà che ci circonda. Quale migliore definizione del nostro pensiero ingabbiato e ritorto, vecchio matto in cerca d'umanità, chiuso nella gabbia della modernità.
- MANCAVANO I TUOI INTENSI ET GIUDUZIOSI VERSI. LIETO NATALE.
- Lontano dalla falsa pietà, mi fa pensare alla sincera "il pazzo buono dorme tutta la notte quello cattivo si prende le botte". Con la dolcezza di una poesia. Bravissima.
- BELLA! BEI VERSI! COMPLIMENTI!
- camici... camicie.. amici.. di forza.. le nostre stanze sono gabbie di un matto.. e l'anima è sorda canta e piange da sola la sua ombra .. molto bella Teresa... inquietante per realismo.. ma Buona feste a Te e a Tutti i Tuoi Cari..
- Versi forti e concreti, arrivano dritti al lettore!
- delusioni e tristi periodi periodici di buio
tutto il marcio è dentro questa stanza così stretta da impazzire
- bel testo, apprezzatissima, auguri
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