Dove conduce questo mio sentire?
Non vedo luce nelle strette gallerie
la paura mi fa vibrare come un coniglio
fuoco, gelo e solitudine
coltelli di una tavola imbandita
falsi sorrisi, folla che calpesta
ogni angolo delle mie dita
I seminaristi portano la luce
che s'apre fulgida s'un Regno sconosciuto
ad ogni passo ricomincio a prender coraggio
scale di vapore al mio passaggio
poi verdi giardini, roseti e laghi dorati
famiglie di cervi dalle corna scintillanti
Respiro il caldo tepore
di un luogo chiamato
finalmente Amore.