Dall'altura che domina
la foce del Magra
la vista spazia
dalle Apuane fino al mare
con un cielo pitturato
di varie tonalità di rosso
come acquerello di pittore
appena impresso
sempre fresco
infuso di sangue e oro
così l'animo
assorto nel silenzio
contempla
il sole che muore
risucchiato come moneta
nel salvadanaio.
Immediatamente
l'aria
quasi una protesta
punzecchia
la pelle
con freddi spilli.
È l'ora del rientro.