poesie » Poesie amore passionale » L'equazione di Dirac
L'equazione di Dirac
Non potevi essere un attimo, no? Un attimo solo; un momento.
Un fotoframe di vita. Un fotofinish in ordine sparso.
E invece no! Invece sei arrivata tu, ed hai portato con te
quell'istante d'infinito che non finisce mai.
Sei impossibile, tremenda, dispettosa, crudele.
Donna e femmina più di tutte
le donne e le femmine messe insieme a complottare.
A volte, sì te lo dico, sei una vera e propria stronza!
Eppure m'accorgo che la mia Vita senza te
è una notte interminabile. La più cupa delle notti. Il buio più nero.
Sei dolcissima, buona, generosa, vera. Capace di slanci improvvisi,
di quelli che lasciano muti. Sei d'una ingenuità che sconvolge,
di una timidezza e fragilità... di quelle, chessò, dei gli esili
ombrelli di tarassaco, che non vogliono manco danzare, come coriandoli di silenzi, per non disturbare quell'Amore che si fa nei campi
nei pomeriggi d'estate.
Perché tu non dai retta a nessuno: soltanto a te,
e a quell'Amore di cui solo tu sei capace.
E m'accorgo che la mia Vita sarebbe...
Sarebbe di un silenzio assordante: come di un mare senza vento.
Hai messo in disordine i cassetti della mia Anima,
ed ora so per certo che senza di te esiste solo la notte.
Allora dillo. Dillo che lo hai fatto apposta.
Eri tu quella particella indisponente che vagava là
nel cielo ancora senza frattali, nudo.
Confessa! Sei tu l'Equazione di Dirac: il tuo profumo mi ha ipnotizzato.
E allora sai che ti dico? Lo sai?
Ti dico che... A malora il mondo. Io vado dove vai tu.
Ti dico che sono qui per afferrarti se inciampi nel precipizio.
Ti dico che sono qui per tenerti forte sull'orlo di questo buco nero di mondo.
Ti dico che il mio braccio ti farà da liana se dovessi cadere.
E ti rialzerà. Ogni volta.
E allora sai che succede?... Succede che ti dico una cosa.
E tienila bene in mente, signorinella.
... E nun me po' frega de meno!
Ti dico che se bisogna cadere nello sprofondo;
se pur bisognasse lontanamente sprofondare;
se proprio si dovesse, io dico... Io sprofondo con te.
Perché, sappilo, puoi anche non parlarmi per un secolo: io ti sento.
Perché lo so, sì lo so che ci sei, dietro quella colonna,
nascosta come la più peste delle bimbe.
E sai perché lo so? Perché io Ti Amo, ma non con l'Amore degli occhi.
Non con quello della carne, capisci!? Ti Amo oltre...
E ancor più oltre del più lontano di tutti gli oltre messi in fila.
E te lo dico sempre, vero? Te lo dico che a tu a satanasso gli fai un baffo...
Ha' voglia di far coperchi, il tapino. Tu vali più di mille diavoli
di quelli schiamazzanti tutti insieme.
Peggio che un party a mezzanotte, nel bel mezzo di un condominio di legno.
Questo fai dentro di me!
Ed io faccio finta di non trovarti. Giochiamo a nascondino.
Ci rincorriamo come due bambini. Come Brancaleone fa con Felicilla,
la sua bella strega. ... E tu sei la mia!
Ma sempre, per sempre la mia mano sarà nella tua mano.
La mia mano incornicerà i tuoi fianchi.
E li sentirà ondeggiare. Eleganti e morbidi.
Perché io e te siamo ora, siamo ieri; siamo domani.
Perché io e te non siamo ora, ma sempre!
Perché tu non sei il secondo, non sei il minuto.
Non sei l'ora. Non sei il giorno, e nemmeno la notte.
Tu sei il mio Sempre. Il mio Tempo di ieri, quello di oggi.
Quello di domani...
Sei l'Equazione di Dirac...
... E certo che no, che non la correggo!
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0