A volte
la vita
s'accanisce contro di noi
con periodi arcigni
obbligandoci così ad odiarla
avendo noi toccato
il punto estremo del dolore.
È come se un fulmine
ci sprofondasse in un un pozzo profondo
tra acque limacciose annaspiamo...
ma quando tutto sembra
esser perduto
al limite della disperazione
qualcosa d'insolito, di magico,
o forse di religioso
a noi la secchia getta,
ancora di salvezza,
che noi afferriamo
e subitaneamente
verso l'alto
alla luce del cielo torniamo.