Docce fredde, non voglio ancora...
Or è tempo, cessate allora.
Morso il riso, lesione porto...
Ampio squarcio, sfinito, mostro.
Nero l'oggi, per clima, muove...
Ira lascia, sembiante sgorbio.
È conforto, l'ammasso, angoscia?
Uomo dimmi... Parla schietto...
Non, sventura, nell'alma covi?
Albe fùlgide, terso imploro...
Lungo il corso, allo stremo muòver.
Tanto voglio... cotanto cerco...
Rampa in fiore, odorosa essenza,
Ovvio amare, nel dì ch'arriva!
Grane assenti, non più tormenti...
Ivi pòrtan, a me, risorto.
Ove trovo bontate e lieto...
Riecco appare, l'umano core,
Né disprezzo, soltanto amore...
Oh ch'allegro, infinito, espande!