Nessuno capisce l'importanza
dell'essere concreti più di
chi ama il bianco. Sulle
soglie dell'immobile
stagione di affetti
aiuta la visione
purché ci
sia
dolore e
desiderio di
nascite appena
trattenute nelle ombre
di un corsetto che separa dal
mondo la nostra voglia di nudità.
E il bianco ci porta solo date approssimative
attese che non si sa quando si realizzeranno
eppure
si è già oltre la soglia
della carità insuperabile
e dell'irrealizzabile realtà
nella riflessione diffusa di voci che non formano
dialoghi ma creano la solitudine delle parole
concrete.