Il primo raggio illumina la terra bruna
La luce invade le case dormienti,
lentamente le bagna di bianco.
Le strade, mute e deserte,
aspettano che il ferro
dia loro vita;
la natura regna padrona,
nessuno la vede
mentre il mondo si sveglia.
Giovane pastore,
questo spettacolo hai
per compagno di vita,
il sogno metropolitano non conosci,
però nostalgia ne provi;
perso tra i fiori che nascono
ed alberi in crescita
ammiri da lontano
la vita tra le case.
Il rumore non conosci:
immaginarlo non puoi.
Le stagioni colorano i tuoi sogni,
le giornate ti nutrono;
dal sole viene la vita
e per lui ritorna:
con lui nessuno è servo,
nessuno è padrone.
L’ ultima stella saluta il mattino.