cullata dal vento,
già ti specchiavi nel sole
nella più bella età del cuore,
affacciata sul mondo
eri stupita all’aurora
e a lacrime di cielo;
tremava con le stelle il tuo stelo
e non sapevi ancora,
candido petalo d’aria,
l’emozione dell’amore,
l’ascesa formidabile dei sensi
e che un sogno potesse
essere ucciso;
quando ti apristi al mistero
fu come tra il garofano e la spada,
nel buio d’una caverna,
nel silenzio attonito e violento,
cadesti, coagulata al mondo
in tatuata pena e tu, fiore bambino,
nudo e malato e senza sogni
e urlando…..