Amica mia diletta
che sulla porta
mi accogli col sorriso
che avvolgi la mia angoscia
nello scialle di merletto fino
e la scaldi lentamente col respiro...
finché dorma,
adagiata nella paglia,
per poi allontanarla
dagli anfratti della mia anima.
Tu sola amica mia
sai placare la ferocia
di quella belva
che mi porto dentro
che fagocita il sonno
e ogni altro mio attimo sereno.