Oddio che tragedia!
Le lacrime mi solcano il volto,
un dolore lacerante al petto,
un fuoco dalla bocca al cuore.
È il brodo troppo caldo
che fuma nel piatto invitante
dove tortellini dal viso sorridente
m'hanno tentato e mi sono bruciato.
Oddio che dolore!
È questo, lo so, il sapore
della tragedia greca,
che leggo di sera.
Mi guardi stupefatto tu
che non hai neppure un piatto.
Non sai allora che tragedia
bruciarsi la lingua di sera
con il brodo ricco di tortellini.
Tu, sei abituato alla tua inedia,
non ci pensare non è cosa seria,
guarda me che mangio sempre
e non son contento per niente
anzi ti dirò mi lagno con ragione,
perché quel brodo bruciava davvero
e la punta della lingua s'è arrossata
e anche la gola s'è bruciata!