Ignorami ancora, passa oltre,
greve è il tuo passo di zoppia
marcato dal bastone di egoismi
dove orbita il tuo mondo.
percorri la vita a senso unico,
fiero d'essere il falsario
di promesse contraffatte;
tu, che mi sapevi orfano
sperso agli angoli del bisogno
mendicante di paterni consigli.
hai dedicato anima e corpo,
sudato lacrime di cielo, d'amianto,
usate per costruirti casa
e perfezionare i sincronismi
dei tuoi soli interessi.
macché risentito, son passati anni,
ho l'ardore di chi si è arrangiato,
faccio l'amore con le parole,
flirto con le metafore
e canto versi che prima o poi
ti incroceranno.
ignorami ancora però,
continua per la tua strada,
quella segnalata da una croce, su sfondo blu,
quella con la scritta: strada senza uscita.