Oh sogni
trasparenti ruscelli di luce
venerandi
idilliaci eterei sogni
scorrenti
a nessuna delle nostre ore vissute sfuggiamo
venni preso in affitto temporaneo da immobili sporgenze di roccia
creta
argilla di un istante non cementate ai raggi del sole
trasformate
in un vaso sanguigno con due occhi palpitanti
ogni mattina
risorgiamo dal sonno della notte
riallacciandoci
ad un filo di realtà
carico di ricordi
e
preoccupazioni
tornando
a compattarci in un essere solido
in lotta con il suo destino
di cui vorrei perdere
per un giorno
la greve sponda di memoria