Il cielo avvolge
nel nero sudario
Il cruento rituale sul Cranio
si battono il petto
le dodici tribù d'Israele
rullante passione scandita
caldi fiotti d'acqua e sangue
m'inondano
il dito mio è nel tuo costato
maledicevo te Dio lontano
nonché morto
finché non ti ho trafitto
ho toccato con arida mano
la potenza
generata dal costante flusso di vita
ravveduto in sincere lacrime
mi raccolgo
genuflesso ai tuoi piedi
tu perdoni la mia incredulità
perdoni il mio tradirti
inchiodi il peccato alla croce
sei mistero rivelato agli ultimi
gloria immortale
fibrillante rinascita in Spirito
oltreché manifesta salvezza
dell'umanità
e necessaria espiazione d'ogni colpa
prorompe dal sepolcro
l'eterna sorgente di grazia
al grido
Gesù è risorto Gesù vive