Guarda Madre,
li vedi i tuoi figli?
Ti piace quel che sono diventati?
Ascolta Madre,
li senti i tuoi figli?
Senti le loro urla di devastato dolore?
Lo senti il loro pianto di strazio e mortificazione?
Madre,
tu che arrivi dall'eternità,
tu che nel tuo ventre
hai piantato il seme della creazione;
tu Madre, che ci hai desiderati,
tu che ci osservi e ci ascolti,
con quanta forza sopporti tutto questo?
La sentiamo Madre la tua rabbia,
lo sentiamo questo tuo ventre tremante.
Quali sentimenti occupano il tuo spazio
e soffocano il tuo respiro?
È forse quel male che c'è nel vuoto,
nella tristezza e nella solitudine
dei tuoi figli?
Quello stesso male
che sta inquinando l'aria,
è come un veleno che ci ammala
e che trasmettendosi da parte a parte
tutto distrugge.
Quando lo capiranno Madre, questi tuoi figli,
di essere importanti nella loro unicità
in quanto esseri esistenti e vivi?
Quando capiranno di essere nati
perché ti aiutassero a nutrire
quel tuo ventre fecondo,
piantando a fondo le proprie radici,
e non abbeverandoti delle proprie lacrime?
Madre! Madre Terra dai fiori perlacei.
Perdona i tuoi figli balordi di questa era infelice!