Non conosco stagioni ormai
si sfalda il tempo
più ai ripari non si corre
Sventola la falsità
distesa gioiosa sull'arcobaleno
perdono voglia di chiedere
Urla il vento urla potente
disperato è il suo grido
troppo silenzio allaccia i cardini del mondo
fluide lacrime scorrono
in aridi stretti sentieri
Isolato l'uomo muore
l'orgoglio lo invade
la richiesta di conforto
oltre le serrate labbra non giunge.