Da dritta no squillo de trombe lente
da manca na cavelleria avanza
no grido se fissa ne la mia mente
e corpi giaciono in abbondanza.
La follia ci porta all'arroganza
lo sangue da noi pur versato sente
e giustamente vendetta avanza
e al riattacco va immantinente.
Lo giorno cala il suo bel sipario
tutto tace eppure è ben tetro
sotto la luce lunare c'è Dario.
Che io tengo ne lo mio caro diario
deposto con amore sotto vetro
a memoria de la battaglia del rio.