Hai lasciato passare la Luna
tra i listelli della persiana,
nella nostra stanza.
Il suo argento discreto, mi è complice,
fende la notte con mille lame.
Il mio sguardo, poco discreto,
percorre il tuo corpo disteso sul letto.
Tu, ignara, discosti le gambe,
rotoli il corpo a cercare frescura.
Dal terrazzo ti vedo.
Sento il respiro nervoso;
il caldo ti imperla la fronte.
La Luna, ridona ai capelli,
il colore degli anni,
che celi con mille intrugli.
Le pieghe del tempo
han reso più vero il tuo viso.
Malizioso è il sorriso,
quando sveglia ormai,
sollevi i listelli e m'inviti ad entrare.
Nella nostra stanza!