Un dono per le genti, un vero amico,
idolo amato da tutti i linguaggi
e sempre umano, tenero ed antico.
Lo sguardo triste i capelli selvaggi,
il bianco volto dai toni slavati.
bizzarre vesti e sopra, occhi bagnati.
Mesto poi scruta l'oscuro infinito
alla ricerca di quella risposta,
quando improvviso s'ode un vagito,
una presenza gioiosa si accosta,
copia di un mondo, felice e leale,
ecco, il sorriso ora investe il mortale.