Che bella Vincenzo, delicatamente esprimi quel che dico sempre: tra il poeta e la poesia c'è un rapporto carnale, profondamente erotico e intensamente sentimentale. Un abbraccio e complimenti sempre un grande
è così che nasce un tuo verso? hai ragione la sera è il momento migliore per scrivere e fin da adolescente avevo l'immagine di un uomo seduto sul davanzale della propria finestra, in ascolto della notte, in cerca di ispirazione guardando le amiche stelle e l'invidiosa luna magari fumandosi una sigaretta. Nel proseguio della mia vita, il poeta invece è diventato un uomo in perenne stato di insoddisfazione, con un assoluto e costante bisogno di trovare trasgressioni e nuove emozioni(un tempo c'era il sesso e l'assenzio, ora c'è la droga, la discoteca, l'aids, il calcio...) e di scrivere per spiegare alle altre persone il proprio essere, un operaio o un impiegato di azienda di giorno, un frequentatore assiduo di bar a tema e di salotti medio alti di sera, nottambulo leggermente psicotico e/o border line. Bene, non credo che questa sia la tua descrizione ma credo che le tue poesie ti rappresentino, credo che tu sia esattamente ciò che scrivi sia quando ti senti più forte, sia quando sia più facile dire di essere stanchi e/o confusi. A me piacciono le persone che scrivendo sanno di mettere in gioco i propri sentimenti ela propria reputazione. A volte è difficile parlare di se e allora si ha bisogno di scrivere per dire semplicemente: "sono io e sono questo,..." anche quando si teme di non essere completi e per questo non capiti. A rileggerci