De le dita di due gentil mani
le corde de n'arpa soave toccan
lo bel suono s'espande fino ai nani
ne la rete de la fanciulla abboccan
Corrono a casa e de sudor traboccan
sono sette minatori ben sani
seppur lo più piccolo è come un can
con se portano gli avanzi dei pani
La vedon bianca in viso e guance rosse
ora non suona ma contenta canta
anche se ogni tanto s'ode la tosse
Prendono a ben volere la pupetta
ma dopo apparente morte un bacio
de principe la desta e se la porta