Uno da crocetta
come mi diceva mio padre.
Scappavo di casa
mi bruciavo le piante dei piedi
su strade pericolose,
mi appartavo, poi, negli angoli discosti
per raccogliere fiori
per regalare i miei ai porci.
Una crocetta in più
sulla mia agenda personale
una botta in più
su letti sfatti
e volti da dimenticare,
niente più santi da pregare
nelle notti al neon di Milano.
Una crocetta in più
incisa sulla mia pelle;
fa più male di una cicatrice,
mi cresce dentro,
mi infetta il cuore.
Solo numeri in più, persone zero!