Le cose non stanno così né possiamo sapere cosa hanno
- nessuno poté mai determinare con certezza
cosa c'è che non va nell'uomo per poter donare un alibi a tutti i crimini compiuti da quando perse nella sberla di un primo bacio pietrificato il suo ultimo dente di latte -
le cose stanno
come i nostri passi
sospese in aria
un seno materno che non ha più trovato una bocca da nutrire
le cose stanno
nel cielo di un pensiero che non sa più con quali parole vestirsi per risultare vero agli occhi del tempo
le cose stanno come un treno fermo in una galleria che si rammarica nel suo vagone più intimo di non poter più tornare alla stazione da cui è partito in luce e si mortifica di non poter giungere al suo capolinea con qualche passeggero vivo di qualche sincero sorriso
le come stanno come un alfabeto greco che da alfa a omega si è fermato a beta e non ha più la settima età per donar un delta al nostro vocalico fiume
Vieni Amico
scendi dall'amaca
non è più tempo di siesta
portaci bottiglie di rum ed ebbrezza d'amore
le berremo con la musica della Tua chitarra ritrovando in noi fra una nota e l'altra di una notte brava
l'antica dolcezza di parole in festa
Questa sera le donne percosse dalla viltà delle nostre mani non hanno più voglia di danzare
e la tristezza dal fondo del mare nei nostri cuori sale