Na cucina affollata da cuochi
fan sol casino suoi fuochi,
ma interviene lo mastro
che de la cucina è no astro
e prelibata diviene ogni portata
che con voluttà vien divorata.
Il maestro non è interiore, altrimenti la confusione continuerebbe a l'infinito, come quel perché solo suo qui non ha senso, un capo, dal momento che non sappiamo essere autonomi, come nella mia Aro, purtroppo deve esistere.
Bella mi piace questa immagine di cucina, incasinata e colorata e così piena di gente come la vita, nella quale tocca avere un maestro interiore che ci guida nel cammino, ognuno ha il suo perché è solo suo. Carinissima don