adesso il nostro ideale del mondo è stato rappresentato,
per mera rappresentazione ci muoviamo e ragioniamo,
in onore di questo andiamo a sbattere contro la menzogna,
ragionamenti sottilissimi e architetture della matematica
(il calcolo nella letteratura è sempre stato necessario)
non sono depositari della vera Verità.
la matematica è un'incomprensione del Reale,
così la logica e ogni sfumatura di un percorso astratto,
il caos adesso è la trapuntatura che unisce l'alto col basso,
il meraviglioso col mediocre.
turbina lo spirito del folle,
mettere ordine è sempre stata una necessità da ragionieri dell'idea;
il dramma dei pensieri associativi ci perseguita dai primordi,
noi siamo i presuntuosi dello svolgimento razionale,
vediamo ma non vediamo,
tocchiamo senza toccare,
la nostra visione è disturbata da fattori di cui
ignoriamo la provenienza.