Cosa va oltre il cuore
di un comune donatore?
Occhi, luce, un po' di calore,
solo quello basterebbe
ad arricchire la vita a tutti,
invece è tutto un gran parlare:
d'amore e d'unione,
di digiuno e di libagione
e l'unica misericordia
è la lama innocente
che salvava il dolente
con la morte che gli rende.
Se accettassimo la nostra natura,
vivremmo più sereni e senza paura.
Sapremmo per scontato
che senza l'altro tutto è finito;
che abbiamo bisogno di mani:
forti e sporche mani umane.
C'è ben poco d'irreale
a guardare il cielo intorno,
sempre amanti di grandi viaggi
inseguiamo i nostri miseri vantaggi
e con la paura di finire
costruiamo vani avvenire,
mentre la misericordia, quella vera,
che ha memoria e non si scorda
ci esorta a camminare,
a dire e a fare
che a pregare c'è sempre tempo,
un po' come a fantasticare!